Wednesday, January 17, 2007


Il biglietto da visita ancora non l'ho fatto, in compenso, seguendo i consigli di un esperto, mi sono messa alla ricerca di qualcosa da fare e nell'arco di tre giorni ho fatto un colloquio e trovato lavoro. Detta così sembra un po' stile Grande Fratello: provini e selezioni, e ringrazio la mia sempreverde vena ironica e sarcastica che mi fa affrontare molte situazioni a cuor leggero. Il colloquio merita un post sul mio blog.
Ore 15. Periferia milanese o già hinterland, difficile dirlo se sei di Roma. Colloquio collettivo. Siamo sette candidati, di cui solo tre (me compresa, scusate la superbia) normali. Entriamo in una stanza dove una giovane donna con la capigliatura stile Milva ci dice di compilare due fogli. Alla mia sinistra una trentenne ipertesa mi guarda e mi dice: "Speriamo non duri più di tre ore..." - "Tre ore?!" - "Guarda che io questa settimana ho fatto tre colloqui e sono durati tutti almeno tre ore!" - "Eh la madonna!", e ho pensato che magari le hanno fatto pure un'ispezione anale... Comunque, tronco la conversazione per evitare il peggio. Alla mia destra una signora di 38 anni, due bambini e un marito precario, dopo di lei, un altro over 35 laureato in Lettere Classiche leggermente paranoico (compilati i fogli con il braccio a barriera per non far copiare, ha capovolto le pagine per impedirne la lettura a tutti gli altri), e ancora un trentenne salernitano, un 35nne frequentante una scuola serale per periti informatici e in ultimo un trentenne laureato in Comunicazione. Questa è la presentazione della fauna presente.
Compilati i fogli, Milva rientra nella stanza e ci delinea gli orari lavorativi, paga e simili. Sommossa. "Eh, ma io non posso lavorare la sera", "Io ho i compiti in classe alla scuola serale", "Io devo fare solo la mattina perché mio marito lavora di sera", "Io voglio fare solo il pomeriggio perché la mattina ho altro da fare"... Milva è stressatissima dalle mille richieste, quindi ritira i moduli che ci ha consegnato e congeda tutti con un "Vi faremo sapere l'esito del colloquio domani". Tornata a casa decido di non deprimermi sull'attuale situazione italiana dei precari, mi metterei a piangere, quindi decido di confermare a me stessa che mai come ora "Il mondo è bello perché è avariato", e tiro avanti.
Scrivo da unica sopravvissuta al colloquio, anche un altro ragazzo è stato convocato insieme a me, ma al terzo giorno di formazione ha abbandonato la nave.
Il prossimo post verterà appunto sui 7 giorni di training (perché dirlo con un anglicismo fa più fico) e sulla figura e i tic del formatore. Sarà politicamente scorretto ciò che scriverò, ma in fondo la vita è anche questo.

2 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Amore posso solo dire:

"Benvenuta nel club..."

9:01 PM  
Blogger Unknown said...

In effetti valeva un post.... che roba 'sti colloqui....

7:40 AM  

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