Thursday, October 13, 2005


Serata elementari trascorsa piacevolmente. L'ansia da prestazione si è dissolta trascorsi i primi dieci minuti, quelli del saluto, del come stai e del che fai. Ovviamente non tutti i venticinque erano presenti, niente morti o feriti, solo assenti. Tra una risata e l'altra, molti ricordi: il pavone che vola, la rivolta contro i finocchi lessi a mensa, le ostilità con i vicini di giardino, le camere miste al camposcuola quando i maschi mollavano le scuregge, l'insegnante tedesco di canto che se eri stonato ti ordinava di muovere solo la bocca. Traumi montessoriani, come quello di trovarsi alle medie con interrogazioni e compiti in classe, mai fatti prima. La cosa impressionante è che siamo tutti come prima, e riconoscibili, insomma, mi aspettavo di trovare il classico Fabris, invece niente del genere, anzi, ognuno ha portato avanti le proprie peculiarità, fisiche e morali.
Mi rendo conto che il post non è ironico come al solito, ma invece di trovarmi di fronte una serie di esemplari umani buffi, difettosi o terrificanti, ho ritrovato ciascuno come prima, stronzo, simpatico, bello, buffo, apatico, logorroico, come prima.

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